Più lingue, più cultura, più Europa

25/11/2022
17.30 – incontro
Mediateca di Gorizia


Essere Capitale Europea della Cultura è un’occasione per godere di una visibilità internazionale marcata, ma anche un modo per dare brio alla vita culturale di quel territorio e anche per spingere investimenti che possano aiutare l’economia locale. Per le comunità in cui si parlano più lingue, questo può essere anche un’opportunità per mettere in bella mostra questa pluralità linguistica e culturale e, soprattutto, per valorizzare o promuovere quelle, tra le sue lingue, che si trovano a vivere una condizione di minorizzazione.

Nella città di Gorizia e nel territorio circostante si parla in italiano, sloveno e friulano ma, lungo la storia si è registrata anche una presenza importante della lingua tedesca e della cultura ebraica. Questo pluralismo linguistico e culturale ha pagato, però, un costo molto alto nel corso del secolo passato, schiacciato sotto il peso del totalitarismo e del nazionalismo.

L’assegnazione del compito di fare da Capitale Europea della Cultura nel 2025, alle città di Nova Gorica e Gorizia, diventa dunque un’occasione straordinaria per valorizzare questa pluralità linguistica e cultuale, a cominciare da quelle lingue che sono state minorizzate maggiormente. In questo senso, un esempio importante può arrivare da altre Capitali europee della cultura che, gli anni scorsi, sono state capaci di valorizzare e promuovere la loro pluralità linguistica. È il caso, giusto per fare due esempi, della città di Donostia – San Sebastián San Sebastián (Comunità Autonoma Basca, Stato Spagnolo) nel 2016 e di quella di Leeuwarden – Ljouwert (Frisia, Paesi Bassi) nel 2018.

La città basca ha legato il suo nome a un protocollo sui diritti linguistici che è stato elaborato grazie al lavoro di una rete di collaborazioni tra diverse comunità minorizzate europee, proprio nella cornice delle azioni che hanno accompagnato l’anno in cui Donostia – San Sebastián è stata Capitale della Cultura.

La produzione culturale in lingua frisone è stata invece una delle protagoniste del programma proposto nel 2018 dalla città di Leeuwarden – Ljouwert e che ha favorito la scelta della città a capitale UNESCO della letteratura nel 2019. Per presentare questi esempi di “buone pratiche”, Suns Europe ha deciso di portare a Gorizia – con la speranza che queste testimonianze possano dare una mano a valorizzare la pluralità linguistica e culturale del nostro territorio in occasione di Go2025 – due dei protagonisti di quell’esperienza.

Paul Bilbao Sarria è il segretario generale dell’ONG “Kontseilua”, il Consiglio delle organizzazioni sociali impegnate per la lingua basca, ed è coordinatore del processo che nel 2016 ha portato al Protocollo di Donostia (protocollo per la tutela dei diritti linguistici). Ernst Bruinsma è direttore del progetto Leeuwarden Città della letteratura, che ha fatto di questa città un punto di riferimento internazionale per la letteratura, anche nelle lingue di minoranza.

Nell’incontro di Gorizia, Bilbao e Bruinsma presenteranno queste due esperienze portando spunti sia per la programmazione di Go2025, sia per iniziative che nella nostra regione abbiano l’obiettivo di valorizzare le lingue minoritarie.
Ad aprire l’appuntamento, dopo i saluti istituzionali e degli organizzatori, il cornico Davyth Hicks – segretario generale di ELEN (European Language Equality Network) ed esperto di diritti linguistici e promozione delle lingue minorizzate – inquadrerà il tema della valorizzazione delle lingue minorizzate a livello continentale. A moderare, Marco Stolfo, docente di Storia contemporanea e delle comunicazioni di massa nel corso di laurea in Relazioni Pubbliche nella sede di Gorizia dell’Università di Udine.

Ingresso libero.